mercoledì 29 ottobre 2008

Tu by Salvador Pliego

Sei mare:
boccata di scogliera
roccia e dolce bacio.
Quante volte ti ho detto che percorri
con le tue acque il mio oceanico amore?

Sei mare… Mia goccia pura e sentimento triste.
La doviziosa natura del tuo viso che nel mio verso evapora.
La numerosa stadia delle tue labbra che continuano
e che i miei occhi col loro pianto purificano.

Sei mare… e sbocci dalla mia anima come questi orizzonti che ti guardano
come queste tormaline riflesse nella dolente lontananza.
A volte sei tu e sei tutto.
A volte solamente il mare e sei tutto.
Le tue mani io le sento. Il tuo viso è il mio riflesso.
Ci sono volte che sei il mare ed io ti sento.
Ed emergi dai miei occhi in lacrime di vento.
A volte sei tu da quel fondo dove l’azzurro fa gomito:
nella profondità del petto, nella mio silenzioso respiro.
A volte sei tu quando la brezza porto nei miei baci.

Sei mare… E un bacio scritto dal vento.
Disegni l’amore sulla sabbia con trasporto, delizia e sentimento.
Assorbi le maree se ti dico vado dentro
e il rientrare getta le onde cariche di baci.
Scorri come l’acqua fino al mio petto
e mi spruzzi interamente senza sapere che ho dentro.
Mi appagano le tue gote, mi addolciscono le tue carezze,
mi bagnano quali lagune per versarti mare dentro.
E solo tu sai, e solo tu senti:
Sei mare… A volte tu, e solamente questo.

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