Proteggo le porte d’inverno
chiudo i mormorii d’asfalto e creta
dal doccione che opprime questo cuore sotto il respiro
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assente
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Cade in sussurri l’aurora
pende la rugiada sopra la nudità che sconosce due corpi
…Passeggera, preannunciando Alborade
potando l’abete che osserva in silenzio
questo paesaggio di rinunce… questi nudi disfatti
questa somma di incertezze che mi spinge ad amarti
incondizionatamente e senza tempo
Non sono e ancora non sono… è tanto il bene che ti voglio
I pendoli accarezzano la fortuna
umidità accecata che filtrò il suo alone
lasciando radicare il seme
Un cristallo vuoto… risuona.
La tundra porta con se le pause
la ferita aperta sopra i gigli che si vestirono di rosso
sacrificando le ombre
E le tue mani… mai mi allontaneranno
anche se ancora non brilla il sole
che siano le tue mani quelle che sempre mi semineranno
…sempre
Ciento treinta y un millones de segundos
1 anno fa
1 commento:
Por siempre el gran amigo que eres lleva mi poesía hasta la belleza y la sonoridad de otro idioma...infinitas gracias por hacer el video y la traducción que me parece ha quedado con imágenes bellísimas...gracias desde lo más profundo de mi corazón Seb.
Anna Francisca Rodas I.
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