All’alba1
Il momento arriva nel suo involucro di carne,
ci colma di stupore col suo orologio di ineffabili lanterne
Anche
se ci rompessero,
la poesia umana si attesta nuda
di fronte alla paura.
Si sfoglia anche il fiore
nell’acuto ed imprendibile decollo
della sensuale scena,
la memoria si ricorda cosi,
del suo primogenito sfidante.
La sua lotta ci salva dal morire
nell’iconica liturgia
dell’auto compassione.
E’ nel fuoco interno delle fibre dei geni
che si concepisce il sorgere
di una poesia nera
2
Al cadere della notteLa visione dell’origine
è una fede irriverente al mezzo,
infine,
un aspetto inaudito
che non vacilla nell’affermare
che l’acqua sgorga dall’abbondante
parola “acqua”.
3
La falceIl fiore che fummo,
Il fiore che appassì
nel miraggio
Taci e ascolta
la luce che filtra dagli alberi,
svelare il segreto della falce
tra le scogliere.
Quando un seme si perde nel caos,
c’è da rincorrerlo e prendere una decisione:
piantare un giardino in mezzo alle guerre.
L’indolenza è il cancro maggiore,
l’unico cancro.
4
L’opportunitàQualsiasi sia il tuo patire,
sia quel che sia il tempo,
esci e sii sale!
C’è un libro austero
e una lanterna appesa alla mezzaluna,
una potenza suggestiva - trasforma,
capace di creare e distruggere,
capace di guarire la memoria.
La gloria è prendere l’elemento umano,
toccare il genio in ogni essere vivente,
dare una mano nella scarsezza
della feconda ed interminabile parola “amore”.