Non consiste nell’accoppiarsi,
penso, ora che ti sei girato verso la finestra.
Sono, e non sai, questa briciola che avvicino al cavallo:
La annusa, la attrae nell’ondulazione, la accetta.
Piacevolmente la mangia,
La casa si apriva, si entrava ad elevare in multipli di due
(geometricamente triangoli)…
L’innocuo, diceva sbagliando.
Io vedevo rastrelli di vino e rose
con le loro spine.
Ricordo un labbro sottile,
nella sua giusta misura di bocca umida e con sete,
che avvolgeva affilando caramello caldo, malleabile, salato
davanti ai miei occhi.
Avevo conforto nell’ampio petto,
cassa di voce grave.
Gli zoccoli del cavallo rimuovono la terra.
Allegria
è una parola che voglio dire senza sapere come.
Ciento treinta y un millones de segundos
1 anno fa